Fra le persone "tossiche" abbiamo incontrato il pallaro (vedi articolo).
Caratteristica del pallaro abbiamo
appurato essere quella di millantare credito, in qualsiasi modo a poco prezzo.
Un modo semplice per ottenere un poco di
attenzione è quello di farsi portavoce e sostenitore dell'amore universale.
Che c'è di male? Direte voi.
In se nulla, se non fosse che dietro questa etichetta ci sia solitamente poco amore e poco universo.
In se nulla, se non fosse che dietro questa etichetta ci sia solitamente poco amore e poco universo.
In genere con la scusa dell’amore universale si
cerca di spacciare altro.
Quello che si cerca di ottenere con questo
marchio sono due cose che possono essere tra loro o in alternativa o in
integrazione.
La prima è il cercare di guadagnarsi una
legittimazione spirituale: una parvenza da guru votato al bene
superiore, all'amore universale appunto.
Si usa un tono melenso, pieno di buonismo e falsa tolleranza, ma che è destinato a
cambiare alla prima difficoltà. Alla prima difficoltà, di solito una critica, il tono cambia e diventa quello di una biscia
a cui hanno pestato la coda.
La seconda
legittimazione che si cerca di ottenere è quella sessuale; è certamente
meno pericolosa e un poco ingenua, ma c'è chi la usa. E' una speranza statistica: predicando
l'amore universale prima o poi qualcuna/o disposto al sesso si trova.
Nulla vieta di combinare le due cose: un po' di
pseudo spiritualità e un po’ di sesso possono migliorare l’umore...
Naturalmente continuerete a domandarvi cosa vi
sia di male in tutto ciò. In sé, niente:
uno può usare le strategie che vuole per tirare avanti.
Il punto è un altro.
Il punto è che dobbiamo imparare a riconoscere le
persone tossiche, e i pallari alla lunga lo diventano.
Se diamo troppo credito ai pallari
finiremo per berci un sacco di fesserie e finiremo in storie decisamente
pesanti.
E l'amore universale è una bufala?
No, certo che no, ma se seguiamo i pallari
lo diventa.
E quindi ?
La prenderò alla lontana proponendo un personaggio:
Mo-tze.
Mo- tze? Chi era costui?
Mo- tze? Chi era costui?

Mozi non condanna i principi fondamentali del
confucianesimo, quali hsiao (la pietà filiale) e jen (la benevolenza, l’altruismo),
ma ha la pretesa di estenderli.
Confucio sosteneva quella che viene considerata
la regola aurea comune a tutte le religioni ovvero: non fare agli altri
quello che non vuoi che sia fatto a te. Non solo, ma ne proponeva una
versione attiva, ovvero: fai agli altri quello che vuoi che sia fatto a te.
Ma Mozi voleva andare oltre; tali principi
infatti dovevano essere applicati in maniera universale senza gerarchie di
sorta.
L'amore verso i genitori doveva essere rivolto
non solo verso i propri genitori ma anche verso i genitori dei propri amici, e
così via.
L'etica doveva uscire dal particolarismo per
estendersi via via a tutto il genere umano.
Mozi e i suoi seguaci furono dei maestri di
logica, e coniugarono etica, logica e spiritualità.
Sostenevano che
l'amore universale ha un suo fondamento nel nome stesso di uomo, inteso come
genere umano.
Argomentava infatti così.
Uno può dirsi
cavallerizzo se è in grado di cavalcare alcuni cavalli. Non è certo richiesto
di dover cavalcare tutti i cavalli per dirsi cavallerizzo. Ma non è così per
l'amore. Se si ama un essere umano ma se ne odia un altro, non si ama nessun
essere umano. Per amare bisogna essere
in grado di amare tutti gli uomini.
Tosto, è vero?
Tosto ma logico.
L'amore, universale o no, non è un principio
astratto, ma qualcosa di concreto che va coniugato con costanza e impegno verso
tutte le persone intorno a noi, per poter uscire dal nostro particolarismo, dal
nostro egoismo.
E' una pratica per niente melensa; è dura ma è
utile.
La teoria di Mozi sembra aver precorso, date le
analogie, quella dell'utilitarismo proposta
dal filosofo Geremia Bentham.
L'ho presa alla lontana, è vero, sono andato in
Cina ad oltre duemilacinquecento anni fa.
Spesso è necessario distanziarsi un po' per
vedere meglio.
Avremo modo di ritornare a discorsi a noi più
vicini come l'amore predicato da Gesù. Avremo modo di vedere che la parabola del buon samaritano è fra le più fraintese.
Per adesso basta questo per difenderci dall'amore
universale dei pallari e dalla loro tossicità.
Se ne incontriamo uno chiediamogli cosa fa
concretamente per i propri genitori o per coloro che per età potrebbero
esserlo.
E se non ci convince possiamo poi mandarlo a fan
Mozi.
Straf
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