di Culadasa
Mondadori 2019
E' un libro eccezionale,
raro, che vale tanto oro quanto pesa.
Dietro il nome
buddista di Culadasa si cela un personaggio davvero incredibile, al secolo John
Yates, ex professore (sino al 1996 ora in pensione) di neuroscienze
Oltre a questa materia
si è impegnato per lungo tempo alla formazione sanitaria multidisciplinare.
Per oltre
quarant'anni si è dedicato a varie forme di meditazione e ricerca spirituale.
Attualmente si dedica all'insegnamento della meditazione.
Matthew Immerlt,
professore di sociologia e Jeremy Graves, dottore in letteratura, entrambi
allievi di Culadasa durante il percorso della meditazione hanno contribuito
alla stesura del testo.
In questo libro
Culadasa ci accompagna passo per passo nella meditazione (Vipassana) della scuola buddista
Theravada per avere il dominio della mente.
La descrizione è precisa e meticolosa; usando l'immagine
dell'uomo che cerca di domare
l'elefante descrive tutti i dieci livelli
del percorso.
A ogni livello la
situazione cambia, cambia il rapporto tra l'uomo e l'elefante, tra l'uomo e la
scimmia, l'uomo ed il coniglio, l'uomo e le fiamme e così via. Ogni figura ha
un suo significato e ci permette di valutare i nostri progressi.
E' un libro
imponente: oltre cinquecento pagine, tutte preziose, ricche di descrizioni, analisi, disegni, note,
appendici, dizionario, etc.
E' un Libro di cui si sentiva la necessità per
contrastare la moderna mania della meditazione a buon mercato, dei piccoli
trucchi e altre banalità.
No, dice
Culadasa, il percorso necessita di impegno costanza e metodo.
Quarant'anni di
pratica e studio sono una buona credenziale.
E' un testo
fondamentale e irrinunciabile per chi è sul cammino della meditazione e delle
pratiche spirituali.
Eppure… eppure
anche un libro così ricco non è immune, non dico di difetti ma da alcune piccole
imprecisioni: molto tecnico e accurato, ti insegna a praticare la
meditazione ma non ad amarla.
Si è trattato di
una precisa scelta, è ovvio; gli autori hanno optato per tale impostazione, rimarcata
anche da una scrittura chiara e dettagliata.
E' però
necessario integrare. Bisogna amare per
praticare; lo spirito scientifico è utile ma alle volte può risultare
arido (non dico però che il libro sia arido, tutt'altro).
Praticando questo
libro (perché è un libro che si pratica non si legge) ho avuto voglia di
rileggere e gustare gli autori che mi hanno fatto amare la meditazione, autori
come John Blofeld e come Thich Nhat Hanh. Si tratta certo di autori di scuola diversa che pur
conoscendo la tradizione Theravada
abbracciano la visione Mahayana.
Insomma è po'
come alle elementari: al sussidiario bisogna affiancare un libro di lettura.
Non si può non
amare un personaggio come John Blofeld e la
sua vita avventurosa, ed il suo libro La via della Saggezza è un testo anch'esso prezioso.
Di Thay, il
grande maestro vietnamita, autore di dozzine di libri e famoso in tutto il
mondo, non si può che avere una sana venerazione.
Tra le dozzine di
libri Il miracolo della presenza mentale è
quello che amo di più, ma ogni suo testo ha una fragranza particolare.
Ammetto che dopo una
pratica/lettura così densa ho avuto anche bisogno di riprendere in mano la
scrittura di quel poeta particolare che è stato Alan Watts e il suo La via dello Zen.
Nel libro di
Culadasa si possono trovare anche altri piccoli limiti che tuttavia non ne invalidano
il valore, anzi servono a ricordarci che anche un libro di
oltre cinquecento pagine dense e ben documentate da autori che hanno dedicato
la vita a tale pratica, non è immune da limiti, e questo è subordinato al fatto
che il settore stesso è estremamente vasto e complesso.
E' il paradosso
della meditazione; in fin dei conti cosa c'è di più semplice della meditazione,
basta osservare il respiro! Eppure questa semplicità ci porta verso ciò che c'è
di più complesso: la mente.
Questo ci deve
indurre a diffidare di chi la fa "semplice-semplice" perché la
semplicità è in rapporto stretto con la complessità.
Lo ribadisco: nel
panorama attuale è un testo di enorme utilità.
Se le cinquecento
pagine vi sembrano troppo scoraggianti si può iniziare da un altro libro di altrettanto
valore, sperando che sia ancora reperibile: Amadeo Solé-Leris, La meditazione Buddista, Oscar
Mondadori. Anch'esso è un testo della tradizione Theravada e spiega in modo dettagliato il percorso della Vipassana e di altre pratiche.
Contiene anche
una rassegna tematica di maestri contemporanei di meditazione tra cui il grande
maestro birmano U Ba Khin.
Tornerò comunque
sull'argomento meditazioni e libri.
Per adesso
l'invito è … ovvio: meditate gente...
meditate.
Straf.
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