lunedì 14 ottobre 2019

PRATICHE: SYAT ovvero il non conforme II


Abbiamo dunque visto l'importanza di essere non conforme (vedi articolo: “non conforme”), nel quale abbiamo evidenziato che se vogliamo gustare il sapore di vivere è fondamentale che la vita sia la nostra e non quella di coloro intenti a manipolarci.


Oggi entreremo meglio nella pratica.
Per farlo useremo un mantra.
Ancora un mantra direte voi, un mantra come panacea universale?

No, non proprio.
Non che la pratica coi mantra non possa recare dei benefici, ma non è quello che voglio proporvi.
In realtà quello che vi suggerisco non è neanche un vero e proprio mantra anche se viene dall'India.

E' in realtà un prefisso linguistico usato nella filosofia del Janismo (religione indiana coeva al Buddhismo).
Il termine è Syat che sta per: un certo aspetto, una certa modalità, può essere, forse, può darsi.
Non è la sede per entrare nella teoria della conoscenza dei Jainismo, basta solo entrare nella modalità del "può darsi".

Per un periodo di almeno tre settimane (meglio quattro) invece di sentirvi in dovere di possedere un'opinione su tutto, invece di schierarvi tra Guelfi e Ghibellini, fermatevi e pronunciate mentalmente per qualche minuto l'espressione Syat.

Entrate poi nella possibilità dei vari schieramenti, analizzatene le logiche, le implicazioni, le conseguenze, gli interessi in gioco, analizzate il gioco delle parti e ogni volta entrate nel Syat.
Non schieratevi; state nel "può essere", nel Syat.

Si dice che questa fosse una meditazione insegnata da Mahavira stesso; forse è solo un mito ma il principio rimane valido.
Comincerete ad entrare nel meccanismo della manipolazione e a smontarlo.

Come si manipolano le persone?
Togliendo loro l'identità.
Come si toglie alle persone l'identità?
Dando loro un identità fittizia.
Come si dà loro un’identità fittizia?
Facendoli schierare su cose senza importanza.
Come si fa a schierare le persone su cose senza importanza?   Dicendo loro che dietro quella cosa si nasconde la loro identità.
Il cerchio è chiuso.

Compreso il meccanismo?
Questo meccanismo la Bibbia lo chiamava idolatria.
L'idolo si sostituisce all'identità e ti manipola.
E'  il processo inverso della meditazione sui simboli (vedi articolo).

L'idolo è il contrario del simbolo.  
Il simbolo ti eleva, ti porta all'unità, alla fratellanza; l'idolatria è il meccanismo inverso, ti porta all'odio, al fanatismo, all'intolleranza.
Anziché elevarci al livello del divino abbassiamo il divino alla portata di un tortellino, è semplice e funziona.

Lo stolto non coglie il fine sillogismo: il divino è ridotto a maiale  e tu ad un pollo e sei fregato.   
Sempre più manipolati, saremo sempre più morti,  passivi alle varie idiozie di turno.
Il rimedio è semplice ma impegnativo: Syat.

Invece di postare su fb una vostra affrettata e rabbiosa opinione sull'ennesima disputa tra Guelfi e Ghibellini, postate un Syat, un "può essere", magari con una foto di Mahavira in meditazione.
Vi prenderanno per matti, ok, è il prezzo da pagare; ma sarà liberatorio.

Il Syat è fondamentale per smontare l'elemento reattivo e violento che c'è in noi.
Non è certo un caso che la religione jainista sia quella della non violenza.

La pratica del non conforme però non è un pacifismo ingenuo e melenso; è una pratica attiva e concreta di anti manipolazione.
Syat.
Con il Syat si diventa ricettivi, intuitivi, creativi, aperti al nuovo.
Con il Syat si acquistano nuove e inaspettate energie altrimenti sprecate in rabbiosi schieramenti inutili.

Praticate il Syat e tutto diventa possibile, realmente possibile, il mondo diventa pieno di opportunità da realizzare. Non in modo ingenuo o feticistico aspettando che qualche improbabile legge d'attrazione faccia il lavoro a posto tuo.
Tutto diventa possibile perché le manipolazioni vengono sempre meno e non sei più in guerra con il mondo.

Se lo praticate con costanza vedrete molte cose morte intorno a voi e sorgerà il desiderio di liberarvene.
Comprenderete cosa intendeva Gesù con l'espressione: "lasciate che i morti seppelliscano i morti".

Naturalmente i tradizionalisti obietteranno: ma come, "mischiare gli insegnamenti di Mahavira con quelli di Gesù! Mischiare la Bibbia al Saman Suttam".

Si, il non conforme lo fa.
Si, il non conforme può chiudere gli occhi e vedere Mahavira seduto in meditazione e Gesù a braccia aperte parlare al Padre.
Si,  in un certo senso, in un certo modo,  forse, può essere così.
Si, per il non conforme tutto è possibile.
Syat.

Straf  

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