Abbiamo dunque visto l'importanza di essere non conforme (vedi articolo: “non conforme”), nel quale abbiamo evidenziato che se vogliamo gustare il sapore di vivere è fondamentale che la vita sia la nostra e non quella di coloro intenti a manipolarci.
Oggi entreremo
meglio nella pratica.
Per farlo useremo
un mantra.
Ancora un mantra
direte voi, un mantra come panacea universale?
No, non proprio.
Non che la
pratica coi mantra non possa recare dei benefici, ma non è quello che voglio
proporvi.
In realtà quello
che vi suggerisco non è neanche un vero e proprio mantra anche se viene
dall'India.
E' in realtà un
prefisso linguistico usato nella filosofia del Janismo (religione indiana coeva
al Buddhismo).
Il termine è Syat che sta per: un certo aspetto, una
certa modalità, può essere, forse, può darsi.
Non è la sede per
entrare nella teoria della conoscenza dei Jainismo, basta solo entrare nella
modalità del "può darsi".
Per un periodo di
almeno tre settimane (meglio quattro) invece di sentirvi in dovere di possedere
un'opinione su tutto, invece di schierarvi tra Guelfi e Ghibellini, fermatevi e
pronunciate mentalmente per qualche minuto l'espressione Syat.
Entrate poi nella
possibilità dei vari schieramenti, analizzatene le logiche, le implicazioni, le
conseguenze, gli interessi in gioco, analizzate il gioco delle parti e ogni
volta entrate nel Syat.
Non schieratevi;
state nel "può essere", nel Syat.
Si dice che
questa fosse una meditazione insegnata da Mahavira stesso; forse è solo un mito
ma il principio rimane valido.
Comincerete ad
entrare nel meccanismo della manipolazione e a smontarlo.
Come si
manipolano le persone?
Togliendo loro
l'identità.
Come si toglie
alle persone l'identità?
Dando loro un
identità fittizia.
Come si dà loro
un’identità fittizia?
Facendoli
schierare su cose senza importanza.
Come si fa a
schierare le persone su cose senza importanza? Dicendo loro che
dietro quella cosa si nasconde la loro identità.
Il cerchio è
chiuso.
Compreso il
meccanismo?
Questo meccanismo
la Bibbia lo chiamava idolatria.
L'idolo si
sostituisce all'identità e ti manipola.
E' il processo inverso della meditazione sui
simboli (vedi articolo).
L'idolo è il
contrario del simbolo.
Il simbolo ti
eleva, ti porta all'unità, alla fratellanza; l'idolatria è il meccanismo
inverso, ti porta all'odio, al fanatismo, all'intolleranza.
Anziché elevarci
al livello del divino abbassiamo il divino alla portata di un tortellino, è
semplice e funziona.
Lo stolto non
coglie il fine sillogismo: il divino è ridotto a maiale e tu ad un pollo e sei fregato.
Sempre più
manipolati, saremo sempre più morti,
passivi alle varie idiozie di turno.
Il rimedio è
semplice ma impegnativo: Syat.
Invece di postare
su fb una vostra affrettata e
rabbiosa opinione sull'ennesima disputa tra Guelfi e Ghibellini, postate un Syat, un "può essere", magari
con una foto di Mahavira in meditazione.
Vi prenderanno
per matti, ok, è il prezzo da pagare; ma sarà liberatorio.
Il Syat è fondamentale per smontare
l'elemento reattivo e violento che c'è in noi.
Non è certo un
caso che la religione jainista sia quella della non violenza.
La pratica del
non conforme però non è un pacifismo ingenuo e melenso; è una pratica attiva e
concreta di anti manipolazione.
Syat.
Con il Syat si diventa ricettivi, intuitivi,
creativi, aperti al nuovo.
Con il Syat si acquistano nuove e inaspettate
energie altrimenti sprecate in rabbiosi schieramenti inutili.
Praticate il Syat e tutto diventa possibile,
realmente possibile, il mondo diventa pieno di opportunità da realizzare. Non
in modo ingenuo o feticistico aspettando che qualche improbabile legge
d'attrazione faccia il lavoro a posto tuo.
Tutto diventa
possibile perché le manipolazioni vengono sempre meno e non sei più in guerra
con il mondo.
Se lo praticate
con costanza vedrete molte cose morte intorno a voi e sorgerà il desiderio di
liberarvene.
Comprenderete
cosa intendeva Gesù con l'espressione: "lasciate che i morti seppelliscano
i morti".
Naturalmente i
tradizionalisti obietteranno: ma come, "mischiare
gli insegnamenti di Mahavira con quelli di Gesù! Mischiare la Bibbia al Saman
Suttam".
Si, il non
conforme lo fa.
Si, il non
conforme può chiudere gli occhi e vedere Mahavira seduto in meditazione e Gesù
a braccia aperte parlare al Padre.
Si, in un certo senso, in un certo modo, forse, può essere così.
Si, per il non
conforme tutto è possibile.
Syat.
Straf
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